11 Agosto 2022

Trick Shooting. Tiratori da esibizione: tra abilità spettacolarità

Trick Shooting. Tiratori da esibizione: tra abilità spettacolarità

Nato come espressione del mondo di Frontiera, il fenomeno del Trick shooting ovvero i tiratori da esibizione divenne popolare negli Stati Uniti a fine ‘800 e trovò terreno fertile anche nel nostro Paese.

Una situazione forse favorita dal tradizionale temperamento latino, nonché dal ruolo tecnico che Benelli ha fornito a questa spettacolare attività del tiro.

Trick Shooting: la storia

Proprio all’epoca rappresentata dai film western, in quel selvaggio e polveroso Ovest, nasce il fenomeno tipicamente americano del Trick shooting.

L’inventore di questa forma di spettacolo fu nientemeno che William Frederick Cody, il famoso Buffalo Bill, figura a metà tra il mito e la storia, i cui tratti biografici si confondono a quelli della leggenda.

La sua notorietà varcò anche l’Atlantico, grazie al Buffalo Bill’s Wild West Show, uno spettacolo circense che nel 1890 arrivò persino in Italia, dove tenne una quindicina di esibizioni.

I “numeri” in cui si esaltava l’abilità nel tiro con le armi erano il clou di questi eventi, a testimonianza di come la dimensione spettacolare sia connaturata da sempre a questa funambolica disciplina del tiro.

Da allora si diffusero i tiratori che si esibivano in spettacoli itineranti, spesso organizzati nelle periferie delle città e dei paesi degli Stati Uniti.

A volte la fama del tiratore di Trick shooting era legata alla conquista di un record.

Così nel corso degli anni diversi atleti si cimentarono nel Trick Shooting

Si pensi per esempio a Ed McGivern, che nel 1934, nel corso di un’esibizione pubblica, sparò con un revolver 5 colpi in 0,40 secondi su un bersaglio posto a 4,5 metri; i cinque fori potevano essere coperti da una carta da gioco.

È interessante notare che le prestazioni di Ed Mc- Givern furono superate solo nel 1999, quando Jerry Miculek stabilì una serie di record di velocità nel tiro, sempre con il revolver.

E come non ricordare Bob Munden (1942-2012), straordinario tiratore che nel 1980 il Guinness Book of World Records definì “l’uomo più veloce al mondo con un’arma”?

La prediletta di Munden era il revolver Single Action che, in una puntata del 2010 dei documentari televisivi americani Stan Lee’s Superhumans, estrasse dalla fondina e con la quale sparò a due palloncini distanti 1 metro e 80 centimetri in meno di un decimo di secondo!

In tempi più recenti, il tiratore da esibizione più popolare, anche grazie ai numerosi spettacoli in televisione e dal vivo, è stato Tom Knapp (1950-2013). 

Bob Munden e la sua abilità

Bob Munden era moderno cowboy del Minnesota, dai grandi baffi e dagli occhi gentili, il cui temperamento istrionico era forse superato solo dalla sua abilità nel tiro del Trick Shooting.

La sua arma favorita era il fucile a canna liscia. Nel 1993 la Benelli intuì le potenzialità del Trick Shooting – non solo negli Stati Uniti – e ingaggiò Tom Knapp: un connubio durato molti anni e ricco di emozioni, spettacolo dopo spettacolo e, soprattutto, record dopo record.

Già in quel primo anno infatti, Tom riuscì a colpire 9 piattelli, lanciati a mano da lui stesso, prima che toccassero terra in 2,2 secondi con un semiautomatico Benelli M1 Super 90.

Il secondo record del mondo arrivò il 19 luglio del 2000: 8 piattelli lanciati e colpiti nella stessa modalità in 1,87 secondi, ma con un fucile a pompa, un Benelli Nova.

Infine, nel 2004 riuscì ad arrivare a 10 piattelli ancora in 2,2 secondi con un altro fucile semiauto dell’azienda di Urbino, un M2 Field. Tutti questi fucili erano in calibro 12 e impiegavano cartucce a pallini.

Al di là dei record mondiali, Tom Knapp sarà ricordato come un grande showman: lo stupore per i vivaci numeri delle sue esibizioni era sempre accompagnato dalle sincere e divertite risate del pubblico, con il quale dialogava costantemente e che, a volte, veniva persino coinvolto nelle sue incredibili prestazioni.

Uno dei trick più divertenti, il cosiddetto “Benelli Barbecue”, consisteva nello sparare alla base di un secchiello pieno d’acqua posto a una decina di metri: per effetto dello sparo usciva e veniva proiettato con forza verso l’alto... un pollo di gomma, che Tom riusciva a colpire sette volte prima che toccasse terra!

Le esibizioni che Tom Knapp fece in Italia contribuirono a diffondere questa attività nel nostro Paese.

Tiro al Volo Dinamico: l’Italiano Renato Lamera

Così proprio un tiratore italiano, Renato Lamera, inventore del Tiro a Volo Dinamico e anch’egli atleta di Trick Shooting Benelli (sia con i fucili semiautomatici, sia con il fucile a pompa Nova).

Nel 2005 strappò il record a Knapp arrivando a 11 piattelli; la performance si tenne sul campo di tiro a volo di Wiener Neustadt, a 20 km da Vienna, durante lo spettacolo di apertura dei Campionati del mondo di Compak e Sporting.

Le esibizioni di Renato Lamera si differenziavano da quelle di Knapp per il loro maggiore tecnicismo, probabilmente perché Lamera, nato come tiravolista, ne aveva mantenuto l’imprinting, pur diventando uno dei migliori trick shooter.

Davide De Carolis e la Scuola Italiana di Trick Shooting

Un’eredità importante, quella di Knapp e Lamera, oggi raccolta da Davide De Carolis, che rappresenta degnamente la scuola italiana del Trick shooting.

Nato ad Anagni (FR), classe 1988, cacciatore e tiratore, alleva personalmente i cani che porta nelle battute al cinghiale per le quali impiega la carabina semiautomatica Endurance BE.S.T. di Benelli.

Per la sua particolare affinità con questo tipo di arma, Davide De Carolis è stato più volte campione italiano e campione europeo 2016 nel tiro alla sagoma del cinghiale.

Quindi, il passaggio al Tiro a Volo Dinamico (Trick Shooting): mossi i primi passi con un Benelli M2, grazie al suo innato talento Davide è riuscito ad apprenderne la tecnica e a portarla a livelli tali che gli hanno consentito di ottenere ben quattro record mondiali.

Un aspetto peculiare del De Carolis tiratore è la sua estrema versatilità, poiché usa praticamente qualsiasi tipo di fucile, dal sovrapposto al semiauto in calibro 12 o 20, dalla bolt action alla carabina semiautomatica.  

Così lo abbiamo visto esibirsi con quasi tutta la produzione Benelli: con i semiauto M2 SP, M2 Speed e Vinci in calibro 12, con il sovrapposto 828 U Sport sempre in 12, con le carabine semiauto Endurance BE.S.T. e Argo E Pro, entrambe in .308 Win., e persino con l’ultima arrivata in casa Benelli, la bolt action Lupo.

Davide De Carolis ci sorprende ogni giorno con i suoi tricks, che si caratterizzano, rispetto ai numeri tradizionali, per un particolare rigore misto a una curiosa originalità: come sparare ai piattelli (lanciati a mano) con una carabina, in questo caso una Endurance BE.S.T., o usare uno smartphone non per farsi un selfie, ma come specchio per mirare a un piattello lanciato alle proprie spalle e colpirlo con il fucile semiautomatico appoggiato alla spalla e la canna rivolta indietro! 

Benelli M2 Speed
Benelli M2 Speed

I Record di Davide de Carolis

Molto originali anche i suoi record mondiali di Trick Shooting, che spiccano per un misto di creatività, concentrazione ed estrema abilità.

Nel 2020, ad esempio, Davide con il suo 828 U Sport calibro 12 ha colpito un piattello lanciato in verticale (a candela) da una macchina lanciapiattelli a 150 metri di distanza.

Benelli 828 U Sport
Benelli 828 U Sport

Una distanza quasi inimmaginabile per un fucile ad anima liscia, per giunta caricato con una sola cartuccia.

O ancora l’ultimo record in ordine cronologico, quello ottenuto con la carabina bolt action Lupo.

Immaginiamo due palloncini rossi, posti ai lati di una lama di metallo e Davide appostato a 110 m di distanza.

L’aria è carica di quella elettricità tipica di chi sente che sta per succedere ciò per cui si è lavorato con assoluta dedizione.

Molti pomeriggi, molte sessioni di allenamento, tutto per quel momento.

Il colpo parte e l’attimo sembra dilatarsi, quasi a trattenere il fiato con tutti i presenti.

Poi la munizione attraversa lo spazio, percorre quei 110 metri con perentoria decisione e, con aria quasi inevitabile, colpisce la lama.

La precisione è assoluta, una precisione tale da dividere l’ogiva in due parti uguali, che a loro volta vengono spinte ai lati e fanno esplodere i due palloncini.

E il brivido di emozione che segue, è semplicemente tutto.

Passione, entusiasmo e metodo sono gli ingredienti alla base dei successi di Davide, che da marzo 2022 ha incontrato gli appassionati nel Trick Shooting Camp, un tour a tappe organizzato da Benelli per diffondere sempre di più questa disciplina, attraverso diversi incontri, con lezioni sulla corretta tecnica di tiro e la corretta impostazione mentale e fisica.

L’approccio di Davide al Trick Shooting è testimoniato da una delle frasi che ama: “Il risultato è conseguenza dell’immaginazione”.

Come a ripetere a se stesso che l’unico limite che abbiamo è nella nostra mente. Non resta che chiedersi, quali tricks la sua fervida immaginazione ci riserverà in futuro… 


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